Con Ordinanza pubblicata il 2 settembre scorso, la Suprema Corte ha infatti risolto un conflitto negativo di competenza fra arbitro ed Autorità giudiziaria ordinaria.
In tema di competenza, non può infatti ammettersi, dice la Corte di Cassazione, “la proposizione dell’eccezione contraria a quella sollevata dalla stessa parte dinanzi agli arbitri e da questi accolta, costituendo una simile condotta “utilizzo abusivo” dello strumento processuale”.
Su tali basi, in accoglimento del regolamento di competenza proposto, la Suprema Corte ha perciò risolto il conflitto e stabilito la competenza dell’Autorità giudiziaria ordinaria.
La Corte non ha invece ritenuto di pronunciarsi sul tema lasciato aperto dalla pronuncia della Corte Costituzionale n. 223 del 16-19 luglio 2013, ossia l’applicazione dell’art. 44 c.p.c. ai rapporti tra arbitrato e processo.
La bidirezionalità della translatio iudicii, nei rapporti fra arbitri e Autorità giudiziaria ordinaria, non è dunque ancora perfetta ma è ora quanto meno possibile impedire le eccezioni di incompetenza abusive.
Ordinanza della Corte di Cassazione pubblicata il 2 settembre 2025
