Con l’obiettivo di prevenire (e disincentivare) la rilocalizzazione delle attività ad alta emissione di gas a effetto serra, il Regolamento (UE) 2023/956 ha istituito un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (c.d. Carbon Border Adjustment Mechanism o CBAM) che interesserà le importazioni in UE dei prodotti elencati nel relativo Allegato I, tra i quali cemento, energia elettrica, ghisa, ferro, acciaio, alluminio, fertilizzanti.
Esso entrerà in vigore nella sua interezza l’1 gennaio 2026.
In forza del Regolamento, le merci interessate dal CBAM potranno essere importate in UE solo da chi avrà ottenuto una autorizzazione specifica (c.d. dichiarante CBAM autorizzato), sul quale graveranno, tra l’altro, obblighi informativi, dichiarativi, di acquisizione dei certificati CBAM e di calcolo delle emissioni incorporate nei prodotti importati.
Dall’1 ottobre 2023 inizierà un periodo transitorio di applicazione del CBAM che terminerà il 31 dicembre 2025 e durante il quale gli importatori dei prodotti di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) 2023/956 saranno tenuti comunque all’assolvimento di obblighi informativi, la cui violazione sarà sanzionabile. Inoltre, a partire dall’1 gennaio 2025, detti soggetti dovranno anche attivarsi per ottenere l’autorizzazione a “dichiarante CBAM autorizzato.
Lo Studio è a disposizione per offrire assistenza e consulenza ai clienti che potrebbero essere interessati dal CBAM.